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artrosi coxofemorale magnetoterapia alta frequenza

Magnetoterapia
Magnetoterapia ad alta freqeuenza . Sintomatologia , causa e diagnosi dell'artrosi dell'anca o coxofemorale.  Elettromagnetoterapia ad alta frequenza nella terapia dell'artrosi dell'anca o coxofemorale o del femore riducendo i farmaci antinfiammatori e cortisone .
Efficacia della magnetoterapia ad alta frequenza per i dei dolori articolari nell'artrosi dell'anca o coxofemorale. Diagnosi , sintomi e terapia per l'artrosi dell'anca . Consulenza medica dell'artrosi dell'anca .
Utilizzo della elettro-magnetoterapia a bassa o alta frequenza nella coxartrosi femorale  .
Corretto utilizzo della elettromagnetoterapia a bassa o alta frequenza nella cura della coxartrosi o artrosi femorale o del bacino .
Quale apparecchio di elettromagnetoterapia scegliere per la cura dell'artrosi femorale o coxartrosi  ?








L'artrosi dell'anca o coxartrosi è una malattia degenerativa dell'articolazione tra il bacino e il femore (coxo-femorale). Si tratta in particolare dell'infiammazione della cartilagine che ricopre l'articolazione dell'anca, dovuta al deterioramento cartilagineo. Contemporaneamente all’usura si realizzano dei tentativi di riparazione naturale che però accentuano la formazione di ossificazioni periarticolari, i così detti osteofiti, che finiscono per ostacolare meccanicamente il movimento articolare.

L'artrosi all'anca può insorgere su articolazioni sane o essere conseguenza di malformazioni o traumi. È più frequente nelle donne e nei pazienti in sovrappeso. Ci sono poi alcuni fattori che aggravano il fenomeno dell'artrosi precoce come ad esempio l'attività lavorativa svolta, la perdita di calcio nelle ossa, la conformazione dell'articolazione e l'atteggiamento posturale che l'articolazione assume durante le attività quotidiane.

Nel primo stadio della patologia, la cartilagine inizia a perdere di spessore mentre nelle ultime fasi tende a scomparire completamente. Di conseguenza si crea attritto tra le ossa durante i movimenti.

I sintomi dell'artrosi all'anca sono in genere chiari ed inequivocabili. Inizialmente si manifesta con dolore all’inguine che spesso si irradia all'area anteriore-interna della coscia fino al ginocchio. Proprio per questo motivo a volte ci si focalizza sull'articolazione sbagliata.
Inizialmente il dolore si manifesta solo durante l'applicazione di carico sull'articolazione, mentre negli ultimi stadi il fastidio si avverte anche durante il riposo e in particolare di notte, portando a una riduzione sempre maggiore di mobilità.

Il paziente affetto da artrosi dell'anca sente dolore scendendo le scale, infilando le scarpe, accavallando le gambe, alzandosi dal water, o anche semplicemente camminando. A tutto ciò consegue la zoppia, e la sensazione che la gamba non tenga. A lungo andare anche i muscoli della gamba via via perdono la loro efficienza.

La diagnosi è clinica e radiografica. Le radiografie evidenziano le alterazioni del profilo scheletrico mentre la TAC e la risonanza magnetica rilevano le irregolarità delle cartilagini.

Nel caso dell'artrosi all'anca, un trattamento riabilitativo ben condotto mira alla riduzione del dolore, al recupero del movimento articolare, alla ripresa di una vita attiva e al rallentamento dell’evoluzione della malattia. Il percorso riabilitativo deve essere associato a calo ponderale, riduzione di lavori fisici eccessivi e alla scelta di attività fisiche e sportive adatte.
Bisogna tenere sempre ben presente che le articolazioni sono organi del movimento, e quando una di esse funziona in maniera anomala, si innescano dei meccanismi di compenso dei quali risente tutto l’organismo. Attraverso gli esercizi riabilitativi che sfruttano proprio il movimento, si cerca di conservare il movimento, di ridurre e prevenire l’indebolimento muscolare, di combattere gli atteggiamenti viziati e di mantenere una buona coordinazione.
Un'anca libera dal dolore, forte e mobile abbastanza da consentire una buona qualità di vita è un traguardo raggiungibile dal paziente.
Nei casi molto avanzati di artrosi dell'anca, quando i sintomi diventano invalidanti e si instaura una necrosi della testa del femore  , si può opta per un intervento chirurgico con protesi .

                                                                                             
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