Terapia naturale per transaminasi alte. - BENESSERE naturale

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Terapia naturale per transaminasi alte.

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GOT - GPT-AST-ALT Tramnsaminasi . Silimarina o Cardo Mariano una importante terapia per i valori alti delle transaminasi. Terapia con integratori erboristici associata ad acqua energizzata con Piastra Eco 1 a polarità negativa . La corretta alimentazione : terapia di base per le transaminasi alte . Alimenti vietati e alimeti consentiti .

PIASTRA ECO 1 a polarità negativa per la magnetizzazione dell'acqua potabile
per favorire un naturale effetto depurativo epatico .
Acqua magnetizzata associata a Cardo Mariano ( silimarina )
un ottimo rimedio per i valori alti delle transaminasi



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Importante cambiare lo stile di vita . Un ottimale stile di vita in associazione a dei rimedi erboristici possono aiutarti ad abbassare la transaminasi. Solitamente si prende in considerazione:  il  cardo mariano o slimarina  previene e ripara i danni epatici prodotti da agenti chimici tossici e farmaci. È disponibile in dosi da 100 e 1000 mg. La posologia standard è di 200 mg 2-3 volte al giorno.
L’inositolo. Aiuta il fegato a metabolizzare i grassi, tuttavia potrebbe causare diarrea e dolori addominali. È disponibile in dosi da 500 e 1000 mg e la posologia è di 500 mg 3 volte al giorno.
La radice di articum. Aiuta il fegato a depurarsi e previene i danni epatici. Disponibile in dosi da 500 e 1000 mg, si consiglia di prenderne 500 mg per 3 volte al giorno.
Quali sono le transaminasi . Quali farmaci utilizzare per abbassare i valori alti delle transaminasi AST e ALT ?
L' alanina aminotransferasi ( ALT )  esame del sangue viene in genere utilizzata per rilevare danni epatici.  E 'spesso prescritta in combinazione con aspartato aminotransferasi ( AST)    per lo screening e / o aiutare iagnosticare malattie del fegato . Le transaminasi ( AST e ALT )  sono considerate due dei più importanti  test per individuare eventualilesioni al fegato, anche se ALT è più specifica della AST.
Il rapporto dei valori tra le due transaminasi può essere utilizzato per distinguere   diverse cause di danno epatico.
Valori di ALT sono spesso paragonati ai risultati di altri test, quali fosfatasi alcalina ( ALP ) proteine totali e bilirubinemia per aiutare a determinare quale forma di malattia del fegato è presente.
ALT viene spesso utilizzato per monitorare il trattamento di persone che hanno malattia epatica, per vedere se il trattamento sta funzionando, e può essere prescritta  da sola o insieme ad altri test per
questo scopo.
I valori possono differire, ma generalmente i laboratori di analisi indicano come termini ordinari i seguenti:
ALT
Uomini: 7-55 U/l
Donne: 7-45 U/l
AST
Uomini 1-13 anni: 8 – 60 U/l
Uomini adulti: 8-48 U/l
Donne 1-13 anni: 8-50 U/l
Donne adulte: 8-43 U/l


Consigli Medici Farmacologici .
interrompi ogni assunzione di farmaci da banco. Se il fegato è danneggiato e continui a prendere questo tipo di medicinali non prescritti, lo costringi a metabolizzare altre sostanze potenzialmente pericolose che aggravano la situazione. Assumi solo i medicinali che ti ha prescritto il tuo medico e che vanno bene per te. •Se hai dei dubbi, consulta il medico curante. Esistono dei farmaci epatotossici (tossici per il fegato) che egli conosce e ti indirizzerà verso quelli sicuri.
Gli antibiotici e gli antinfiammatori non steroidei (FANS) innalzano i livelli di SGPT e SGOT. Sarebbe saggio parlare prima con il tuo medico per trovare delle alternative.
Evitare di assumere cortsione . Il cortisone riduce l’attività del sistema immunitario. Inoltre diminuisce 'linfiammazione riducendo la produzione di agenti flogistici da parte dei tessuti danneggiati. Possono essere assunti per via orale o iniettati in vena. I corticosteroidi più comuni sono l’idrocortisone, il prednisone e il fludrocortisone. •Una volta che l’infiammazione si è ridotta, le cellule epatiche cominciano a rigenerarsi e quindi a rilasciare meno SGPT nel flusso sanguigno.
Prima di prendere dei corticosteroidi parla con il tuo medico. Non dovresti iniziare alcuna terapia farmacologica senza il suo consenso.


Terapie Farmacologiche con il farmaco acido ursodessosicolico - Deursil-per i calcoli della colecisti o cistifella.
Terapia dissolutoria orale. Per sciogliere i calcoli vengono usati farmaci che contengono acidi biliari. L’acido ursodesossicolico (Deursil) e l’acido chenodesossicolico (Bilenor) sono particolarmente efficaci nel caso di calcoli di colesterolo piccoli. Prima che i calcoli si sciolgano completamente possono essere necessari mesi o anni di terapia. Entrambi i farmaci possono causare lieve diarrea; l’acido chenodesossicolico può far aumentare temporaneamente il colesterolo e le transaminasi (enzima epatico).
Terapia dissolutoria per contatto. Quest’intervento, ancora in fase sperimentale, comporta l’iniezione di un farmaco direttamente nella cistifellea per sciogliere i calcoli di colesterolo. Il farmaco, il metil ter-butil etere, riesce a sciogliere alcuni calcoli nel giro di uno, due giorni, ma provoca irritazioni e, in alcuni casi, anche complicazioni. L’intervento è stato sperimentato sui pazienti sintomatici con calcoli piccoli.
Terapia chirurgica dei calcoli alla colicisti o cistifellea
Per i calcoli silenti o  asintomatici , che non provocano dolori o coliche ,  non è indicata alcuna terapia; invece, se sisoffre di attacchi frequenti, il medico con ogni probabilità vi consiglierà di farvi togliere la cistifellea con un intervento detto colecistectomia. L’intervento di rimozione della cistifellea (che, ricordiamo, è un organo non essenziale) è uno degli interventi chirurgici più comuni nella popolazione adulta.
Quasi tutti gli interventi di colecistectomia sono effettuati in laparoscopia. Dopo l’anestesia il chirurgo pratica diverse piccole incisioni nell’addome, inserendo un laparoscopio e una minitelecamera. La telecamera invia allo schermo un’immagine ingrandita dell’interno dell’organismo, permettendo al chirurgo di vedere da vicino gli organi e i tessuti. Con l’aiuto delle immagini il chirurgo usa gli strumenti per separare la cistifellea dal fegato, dai dotti biliari e dalle altre strutture. Poi recide il dotto cistico e rimuove la cistifellea facendola passare attraverso una delle incisioni.
La complicazione più frequente della colecistectomia sono le lesioni dei dotti biliari. Se il dotto epatico comune è lesionato può iniziare a perdere la bile, causando infezioni dolorose e potenzialmente pericolose. Le lesioni lievi a volte possono essere curate senza ricorrere all’intervento chirurgico. Per le lesioni più gravi, al contrario, può rivelarsi necessario un secondo intervento.
Se i calcoli si trovano nei dotti biliari lo specialista (di solito un gastroenterologo) può ricorrere alla colangiopancreatografia retrograda per individuarli e rimuoverli prima dell’intervento o durante. Ai pazienti che si sono sottoposti a una colecistectomia può essere diagnosticato un calcolo nei dotti biliari dopo settimane, mesi o persino anni dall’intervento. In questi casi la colangiopancreatografia retrograda rimuove efficacemente i calcoli.




Consulenza per terapia naturale per calcoli alla colecisti o cistifellea


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