Spondilite anchilosante cura naturale - BENESSERE naturale

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Spondilite anchilosante cura naturale

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Come si diagnostica la spondilite anchilosante . Prognosi ed evoluzione della Spondilite Anchilosante -
Sintomi  della Spondilite Anchilosante . Come si manifesta la spondilite anchilosante  -  
La Magnetoterapia ad Alta Frequenza come terapia naturale e  complementare alla terapia farmacologica nella  Spondilite Anchilosante . Cortisone e spondilite anchilosante : la magnetoterapia per ridurre gli effetti collaterali del cortisone e dei farmaci antinfiammatori .  La Magnetoterapia nel trattamento dei dolori e nell'aggravamento della spondilite anchilosante . Quale tipo di magnetoterapia utilizzare ? Il tessuto in bioceramica favorisce la microcircolazione e l'ossigenazione : utile nella spondilite anchilosante .





La diagnosi di Spondilite Anchilosante dipende da una attenta storia clinica e dall’esame fisico. Due elementi della storia clinica sono di grande importanza:
la presenza di dolore con le caratteristiche della forma infiammatoria e la rigidità della parte inferiore della schienauna storia familiare positiva per Spondilite Aanchilosante .Il dolore della parte inferiore della schiena è molto comune nella popolazione generale ed è solitamente dovuto a cause “meccaniche” non infiammatorie come l’artrosi o l’ernia discale. Il dolore alla schiena della Spondilite anchilosante ha le caratteristiche della forma infiammatoria (vedi quadro clinico).
La presenza di una lombalgia infiammatoria è l’elemento chiave per la diagnosi di SA.
Inoltre, una storia familiare positiva per Spondilite anchilosante (in particolare un parente di primo grado affetto da SA) aumenta la probabilità di avere tale malattia in un paziente con lombalgia infiammatoria.
Una diagnosi certa (definita) di Spondilite anchilosante richiede la presenza di evidenza radiologica ad una lastra del bacino di infiammazione delle articolazioni sacroiliache (sacroileite). Tali alterazioni radiologiche compaiono però dopo 3-5 anni di malattia; non sono quindi utili ad una diagnosi precoce di Spondilite anchilosante . La risonanza magnetica delle articolazioni sacro-iliache in fase precoce è la metodica di immagine piu’ frequentemente utilizzata nella diagnosi di Spondilite anchilosante.  La scintigrafia  ossea può essere d’ausilio ma è aspecifica. La TAC non è in grado di evidenziare l’infiammazione dell’osso in fase precoce (come fa la RM) anche se è in grado poi di evidenziare le conseguenze della infiammazione (riduzione rima, erosioni, fusione articolare).  
Anche se la diagnosi di Spondilite anchilosante non richiede solitamente la determinazione
dell’HLA-B 27, tale test può essere utile a fini diagnostici.
Gli altri esami del sangue non sono utili per la diagnosi di Spondilite anchilosante . In particolare possono essere normali i comuni esami che indicano infiammazione (VES e PCR). Una normalità di questi esami non esclude la diagnosi. L’aumento della VES è presente in molti pazienti con spondilite ma non correla con la attività e durata di malattia. Una lieve anemia normocromica può essere presente nel 15% dei pazienti.
Anche un aumento della fosfatasi alcalina (ALP) derivata dall’osso è possibile, come pure la presenza di un aumento delle IgA.



La Spondilite anchilosante è una condizione reumatica, classificata in un gruppo di malattie infiammatorie che colpiscono il sistema muscoloscheletrico.

Sebbene la Spondilite anchilosante  colpisca inizialmente la colonna vertebrale, è comune il coinvolgimento di spalle, anche, ginocchia e piedi. Poiché la Spondilite anchilosante è una malattia sistemica, altri organi, come gli occhi, e più raramente il cuore e i polmoni, possono venire colpiti.
La Spondilite anchilosante  è la principale malattia tra le “spondiloartropatie sieronegative”. “Siero” si riferisce al sangue e “negative” indica che le persone con Spondilite anchilosante  di solito non hanno presente nel sangue l’anticorpo denominato Fattore Reumatoide. Ciò distingue la Spondilite Anchilosante dall’Artrite Reumatoide nella quale di solito vengono rilevati alti livelli di Fattore Reumatoide. La spondiloartropatia si riferisce all’artrite (artropatia) che colpisce la colonna vertebrale (spondilo).
La Spondilite Anchilosante  è una malattia che può indurre disabilità. Il suo decorso varia da individuo a individuo e perciò è impossibile predire in che modo la Spondilite anchilosante  potrebbe evolvere .   Con un’adeguata terapia farmacologica che minimizzi la rigidità ed il dolore, e con l’esecuzione quotidiana di esercizi che mantengano un’ottima mobilità, forza muscolare e posture corrette, la maggior parte delle persone con Spondilite Anchilosante  rimane pienamente attiva e inserita nel proprio ambiente lavorativo.

ESORDIO della SPONDILITE  ANCHILOSANTE
La Spondilite Anchilosante  di solito esordisce con un’infiammazione delle articolazioni sacro-iliache che causa dolore nella zona lombare e ai glutei.
SPONDILITE  ANCHILOSANTE
La spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria che colpisce il sistema muscolo-scheletrico. Il termine con il quale si definisce tecnicamente questa patologia deriva da due parole greche che significano “colonna vertebrale ricurva”. La spondilite colpisce inizialmente le articolazioni spinali e sacro-iliache, in modo simmetrico, e in seguito la colonna vertebrale, anche se non è raro il coinvolgimento di spalle, anche, ginocchia e piedi. Essendo una malattia sistemica, può interessare anche altri organi come gli occhi (iridociclite o uveite), con sintomi di arrossamento, dolore, ipersensibilità alla luce, il cuore con danni alla valvola aortica che non si chiude perfettamente (insufficienza aortica) e i polmoni con complicazioni, peraltro assai rare, di fibrosi apicale polmonare.
La spondilite (morbo di Bechterew) viene anche definita “spondiloartropatia sieronegativa” dal momento che le analisi del sangue effettuate su pazienti che ne sono affetti non hanno rilevato la presenza dell’anticorpo denominato “fattore reumatoide”, presente invece nell’artrite reumatoide.
Il decorso di questa malattia varia da individuo a individuo e può attraversare varie fasi di remissione e ripresa della malattia, arrestandosi alla fase di sacro-ileite e lomboartrite o, nel peggiore dei casi, condurre con decorso cronico alla anchilosi totale, quindi alla disabilità qualora non si intervenga con una adeguata terapia farmacologia che, in abbinamento ad una serie di esercizi fisici e il mantenimento di una postura corretta, sia in grado di conservare una soddisfacente mobilità e un buon grado di forza muscolare.
Terapie Naturali e Terapie Fisiche nel Trattamento della Spondilite anchilosante
Nei casi più gravi di Spondilite Anchilosante , i farmaci antinfiammatori  potrebbero essere solo parzialmente efficaci, o i loro effetti collaterali talmente severi da impedirne l’uso prolungato.  

Magnetoterapia a bassa ed alta frequenza e magnetoterapia a campo stabile nel trattamento della Spondilite Anchilosante


Sintomi comuni e decorso della Spondilite Anchilosante
Sebbene ogni persona affetta da Spondilite anchilosante  sia diversa da un’altra, la maggior parte dei pazienti può condividere i seguenti sintomi:
1. Dolore alla schiena e rigidità, di solito esordisce in maniera graduale prima dei 35 anni.
2. Il dolore persiste per più di 3 mesi prima di ricorrere all’attenzione del medico.
3. Il dolore alla schiena e la rigidità esitano nell’immobilità, specialmente di notte e alla mattina presto.
4. Il dolore alla schiena e la rigidità si alleviano attraverso l’attività fisica e l’esercizio o con una doccia tiepida.
Nelle fasi iniziali della   malattia si  potrebbe notare dolore e rigidità nella porzione lombare della schiena e un dolore in profondità ai glutei. Questo è tipico dell’attacco di Spondilite anchilosante  ed è causato dall’infiammazione delle sacro-iliache. La sintomatologia caratterizzata da rigidità e dolore peggiora   al mattino, e tende a migliorare con l’esercizio. Molte persone riferiscono che il dolore li fa svegliare durante la notte o alla mattina presto, ma se si alzano e camminano, il fastidio tende ad alleviarsi.
Man mano che la Spondilite Anchilosante  progredisce, il dolore e la rigidità si diffondono alla colonna vertebrale e qualche volta possono raggiungere il collo. L’importante è ricordare che il decorso della Spondilite Anchilosante  è estremamente variabile. Nei casi lievi, ad esempio, ci possono essere dei piccoli cambiamenti strutturali. Nei casi molto gravi, la colonna vertebrale può essere completamente fusa, divenendo un blocco unico rigido (“colonna di bambù”). Si possono fondere, inoltre, anche le articolazioni costo-vertebrali. Quando ciò succede, il paziente potrebbe riferire la sensazione di “essere rinchiuso” nella gabbia toracica. Comunque, se non nei casi estremi, nei quali è compromessa l’escursione completa della gabbia toracica, i polmoni continuano a svolgere la loro funzione perché il diaframma non viene interessato.

Le cause del dolore nella Spondilite Anchilosante
I patologi hanno scoperto che la causa iniziale della Spondilite Anchilosante  è di tipo infiammatoria. L’infiammazione prende origine in tessuti peculiari, in modo particolare nel punto in cui i legamenti, tendini o capsule articolari si attaccano alle ossa.
Quando l’infiammazione interessa la colonna vertebrale in profondità  influisce sui legamenti e sui muscoli circostanti. I nervi dell’area infiammata vanno a innervare anche i legamenti ed i muscoli vicini. Il risultato è uno spasmo muscolare e dolore.
 Ricerche sulla natura dell’infiammazione hanno rilevato che l’infiammazione già di per sé può causare un danno, poiché vengono rilasciate potenti sostanze chimiche come le citochine e gli enzimi proteolitici che sono in grado di distruggere i tessuti circostanti. Non appena l’infiammazione si attenua, la lesione inizia il processo di guarigione formando un tessuto cicatriziale, che rimpiazza la cartilagine distrutta o la capsula articolare. Se questo tessuto cicatriziale è innervato, esso può diventare molto sensibile ed un ulteriore fonte di dolore.
Il Sintomo Fatica o Debolezza Muscolare nella Spondilite Anchilosante .
La fatica può essere un grande problema per molte persone che soffrono di Spondilite Anchilosante . Ci sono diverse spiegazioni per esplicare questo sintomo. La fatica può essere un “sottoprodotto” dell’infiammazione. Se l’infiammazione è estesa, il fisico deve spendere molta energia per affrontare questa situazione. Il rilascio delle citochine durante il processo infiammatorio può produrre una sensazione di fatica e moderata anemia. Questi effetti, insieme al sonno disturbato dal dolore, possono contribuire alla stanchezza.

Altre articolazioni ed organi  interessati dalla Spondilite Anchilosante


Circa un quinto  delle persone affette da Spondilite Anchilosante  presentano anche artrite alle articolazioni di braccia, gambe e piedi. Circa un quarto dei malati   ha sperimentato episodi di iridociclite o uveite, con un’infiammazione degli occhi.
Occhi
L’infiammazione dell’occhio, chiamata uveite acuta anteriore, irite acuta o iridociclite, si sviluppa in oltre il 30% dei malati di SA. I sintomi spesso colpiscono un occhio alla volta, e consistono in arrossamento, dolore e ipersensibilità alla luce. L’infiammazione dell’occhio richiede un adeguato trattamento da parte di un oculista per prevenire il danno oculare. La maggior parte degli oculisti sono consapevoli che una malattia sistemica come la SA può manifestarsi in associazione all’iridociclite.
Il trattamento è diretto alla soppressione dell’infiammazione e alla minimizzazione delle complicazioni. La terapia generalmente consiste nell’uso di corticosteroidi in gocce e agenti dilatanti in gocce. Quando l’infiammazione è stata ben controllata, il Suo medico dovrà ridurre la terapia lentamente. Questo perché l’interruzione improvvisa, specialmente della terapia cortisonica, può qualche volta portare ad un effetto rimbalzo e l’infiammazione potrebbe ricomparire.
Cuore
In casi rari, il processo infiammatorio della SA può danneggiare la valvola aortica cardiaca che non si chiude completamente (insufficienza aortica). In aggiunta, la SA può rallentare la conduzione elettrica del cuore, influenzando il ritmo cardiaco. Di solito queste condizioni non si registrano nelle fasi iniziali della malattia. E’ importante che il Suo medico visiti e monitori il Suo cuore almeno una volta all’anno.
Polmoni
Se le articolazioni costo-vertebrali ed i muscoli tra le coste sono infiammati, sia il respiro che uno starnuto od un colpo di tosse possono diventare dolorosi. Molto raramente, i polmoni si cicatrizzano, una condizione conosciuta come fibrosi apicale polmonare. Ciò si nota in una radiografia dei polmoni, che si raccomanda di effettuare almeno ogni 2 anni. E’ fondamentale mantenere una lista di esercizi quotidiani per la respirazione. Un consiglio è quello di effettuare gli esercizi almeno una volta al giorno per tenere ben espansi i polmoni.
La Spondilite Anchilosante  non è una malattia ereditaria. I nati da soggetti con spondilite hanno solamente un incrementato rischio di potersi in futuro ammalare di questa malattia reumatica, così come è dimostrata una predisposizione familiare al diabete, alla ipertensione, ai tumori e ad altre malattie ben più gravi di questa.


Come fare diagnosi di Spondilite Anchilosante
La diagnosi di Spondilite Anchilosante  è confermata dalla radiografia. Il medico cercherà i segni precoci del processo spondilitico osservando le articolazioni sacro-iliache. Comunque, questi segni possono impiegare anche alcuni anni a svilupparsi e quindi possono non essere visibili immediatamente ai raggi X. Il medico probabilmente farà eseguire esami di laboratorio e valuterà la VES (Velocità di EritroSedimentazione) e la PCR (Proteina C Reattiva), che mostrano l’entità dell’infiammazione. Occasionalmente, sono richiesti studi aggiuntivi con immagini più sofisticate o tests di laboratorio. Il test per la tipizzazione dell’HLA-B27 è a volte utile quando la diagnosi non è ancora del tutto chiara.

Trattamento e Cura della Spondilite Anchilosante .


Non c’è ancora una cura definitiva per la Spondilite Anchilosante , ma vi sono molti modi per controllarne i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Gli obiettivi prioritari nella gestione terapeutica della malattia sono l’attenuazione del dolore e della rigidità per ripristinare e mantenere la corretta postura e un’ottima mobilità articolare.
Un’adeguata terapia farmacologica è fondamentale, poiché riduce il dolore e la rigidità e permette l’adozione di posture corrette e di effettuare quotidianamente esercizi di stiramento e di rinforzo muscolare.
Inoltre, altre abitudini di vita possono influenzare positivamente il Suo stato di salute, come una dieta equilibrata, un sonno ristoratore ed il supporto psicologico da parte della famiglia e degli amici.
Molte terapie farmacologiche sono risultate efficaci nel trattamento dei sintomi della Spondilite Anchilosante . Poichè la Spondilite Anchilosante  colpisce ogni persona in maniera diversa e che ogni individuo reagisce in modo differente ai farmaci somministrati. Probabilmente dovrà provare diversi tipi di farmaci prima di scoprire quale sia la combinazione di essi che funziona meglio nel Suo caso.

La fisioterapia, le corrette abitudini posturali, i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) sono alla base del trattamento del dolore e della rigidità causate dalla Spondilite Anchilosante .
Qualche volta la somministrazione di alte dosi di FANS è necessaria per mantenere a lungo una buona efficacia, e ciò presenta degli svantaggi. I FANS possono causare significativi effetti collaterali, specialmente nel tratto gastrointestinale. Il maggior effetto collaterale dei FANS è la riduzione della mucosa protettiva nello stomaco che causa anche qualche irritazione locale gastrica. Ciò può comportare bruciore di stomaco, gastrite ed anche ulcere con possibile sanguinamento gastrico e duodenale.


Methotrexate
Originariamente creato come farmaco anti-tumorale, il Methotrexate è largamente utilizzato e molto efficace per il trattamento dell’Artrite Reumatoide. I reumatologi lo prescrivono a dosi più piccole rispetto alla chemioterapia con conseguente riduzione della tossicità. Gli effetti collaterali più frequenti sono ulcere orali e nausea, ma vengono quasi totalmente eliminati assumendo in contemporanea l’acido folico. E' un farmaco assolutamente tossico in gravidanza e potrebbe determinare malformazioni fetali. Non vanno assunti alcoolici durante il trattamento e non è prudente prescrivere il Methotrexate a soggetti portatori di epatiti. Frequentemente si richiedono sia esami per la crasi ematica sia tests di funzionalità epatica.

Corticosteroidi o Cortisone
Il cortisone  come il prednisone è efficace  nell’attenuare l’infiammazione associata alla SA, ma il loro utilizzo è limitato a causa dei possibili effetti collaterali a lungo termine come osteoporosi, cataratta e diabete. Le infiltrazioni di corticosteroidi nelle articolazioni infiammate possono portare sollievo temporaneo del dolore da artrite e borsite.
Terapie Naturali e Terapie Fisiche nel Trattamento della Spondilite anchilosante
Nei casi più gravi di Spondilite Anchilosante , i farmaci antinfiammatori  potrebbero essere solo parzialmente efficaci, o i loro effetti collaterali talmente severi da impedirne l’uso prolungato.  

Magnetoterapia ad alta frequenza e magnetoterapia a campo stabile
nel trattamento della Spondilite Anchilosante







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