Cura naturale per l'algodistrofia o Morbo di Sudek. - BENESSERE naturale

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Cura naturale per l'algodistrofia o Morbo di Sudek.

Rimedi Naturali
Cura naturale per ridurre i farmaci antinfiammatori e cortisone .
La magnetoterapia a campo stabile e ad alta frequenza per la cura del dolore nell'algodistrofia .
La cura naturale complementare alla terapia con farmaci nell'algodistrofia  .
Tutti i sintomi causati dall'algodistrofia  .






Terapia naturale per l'algodistrofia

La causa scatenante dell'algodistrofia è nella maggioranza dei casi  un trauma, di qualsiasi entità o
natura, dall’immobilizzazione conseguente e, in misura minore, secondaria a patologie ischemiche
cerebrali o cardiache, a neoplasie e in rari casi ad alcune malattie infettive. Non è infrequente
comunque osservare anche casi spontanei di algodistrofia senza che sia possibile ricondurla ad un
evento scatenante nella sede colpita. Le regione più colpite sono la mano , la spalla ,il piede ed ginocchio  .
Il dolore è il sintomo principale dell'algodistrofia . Altri sintomi frequentemente presenti sono :
Alterata sensibilità
Edema, asimmetria di colorito e temperatura o sudorazione
Osteopenia o osteoporosi localizzata,   ipotonia e ipotrofia muscolare, tremori e distonie, alterazione
degli annessi cutanei (unghie e peli).
I criteri classificativi e diagnostici per l’ algodistrofia proposti dall'algodistrofia  sono molto sensibili,
quindi raramente viene mancata una diagnosi, ma poco specifici con conseguente rischio di sovra-
diagnosi.    . A tutt’oggi però non esistono dei criteri universalmente accettati.
La difficoltà di classificare l’ algodistrofia e la presenza di manifestazioni cliniche del tutto
aspecifiche che si possono presentare in quadri clinici eterogenei, possono facilmente indurre ad
un errore o ad un ritardo diagnostico.

Nonostante il recente fervore scientifico, tuttavia le cause non sono state del tutto chiarite, ma si sta
facendo sempre più consistente l’ipotesi che questa sindrome sia il risultato dell’interazione di più
meccanismi patogenetici, che danno ragione della variabilità di manifestazioni cliniche tipica di
questa malattia:
Flogosi neurogena sostenuta da neuropeptidi e citochine proinfiammatorie
Disfunzione del sistema nervoso simpatico e sensitivizzazione centrale con cronicizzazione del
dolore e alterata percezione del dolore.
Danno e/o disfunzione del microcircolo che causa ipossia locale
  Acidosi conseguente all’ipossia potrebbe essere correlata all’osteoporosi localizzata per
meccanismo extra osteoclastico, causando l’idrolisi delle idrossiapatiti .
Diagnosi e strumenti diagnostici per l'algodistrofia
Una anamnesi dettagliata e un attento esame obiettivo sono il principale strumento a nostra
disposizione per formulare il dubbio diagnostico di algodistrofia.   Solo dopo aver formulato il dubbio
diagnostico possono essere eseguiti le indagini laboratoristiche e strumentali necessarie a
confermare la diagnosi o a escludere le patologie che rientrano nella diagnostica differenziale.
Non esistono test specifici in grado di confermare la diagnosi di algodistrofia  . Tuttavia, la diagnosi
differenziale include altre forme di neuropatie oltre ad una serie di malattie metaboliche e sistemiche,
vascolari e reumatologiche. Inoltre entrano in diagnostica differenziali anche patologie gravi e
neoplasie per cui, nonostante il quadro clinico possa essere classico, è comunque indicato
richiedere gli accertamenti.
  Esami di laboratorio: emocromo, VES, proteina C reattiva, anticorpi antinucleo, fattore
reumatoide, complementemia, protidogramma e immunoelettroforesi, metabolismo osseo e assetto
metabolico.
  EMG/ENG: fondamentale per valutare la neuroanatomia/fisiologia che sottende i sintomi
  RX: nelle fasi più avanzate permette la visualizzazione della demineralizzazione ossea e di
eventuali fratture o cedimenti ossei.
Scintigrafia ossea trifasica: presenta il vantaggio rispetto alla RX di risultare positiva anche in fasi
precoci di malattia.   RM: in grado di valutare sia le strutture articolari, l’edema osseo e i tessuti molli. E’ molto sensibile in fase precoce ma poco specifica.
Ecocolordoppler vascolare: da tenere in considerazione per la diagnostica differenziale
  QST (quantitative sensory test): utile per discriminare la soggettività del paziente nel testare
iperalgesia e allodinia. Test ripetibile e di basso costo che può essere usato anche come
monitoraggio della risposta alla terapia.
  AFT (autonomic function tests): quali la flussimetria laser doppler o la misurazione infrarossa della
temperatura. Come per il QST possono essere usati per il monitoraggio.
  Raramente risulta necessario eseguire le biopsie cutanee, muscolari o dei nervi periferici, che
devono essere riservate solo a casi ben specifici.
Terapia farmacologica nell'algodistrofia .
A causa della mancanza di criteri classificativi univoci e delle ancora scarse conoscenze dei
meccanismi fisiopatologici che sottendono questa malattia, gli studi scientifici in grado di dimostrare
l’efficacia di una terapia sono difficili e i dati derivanti sono spesso non confrontabili, per cui
esistono pochi dati di terapia basati sull’evidenza.
Corticosteroidi o cortisone : effetti collaterali . La loro efficacia è stata dimostrata specie nelle fasi precoci di malattia,
quando la flogosi è evidente. Le recenti scope
rte sui meccanismi di mantenimento della flogosi
neurogena hanno ridato importanza a questi farmaci.
  Bisfosfonati. Nonostante il meccanismo di azione non sia completamente noto, l’efficacia dei
bisfosfonati è stata dimostrata in diversi studi, in particolare, neridronato ha ottenuto l’indicazione
da parte dell’agenzia del farmaco per la SA/CRPS-1 in fase acuta precoce.
Calcitonina. La somministrazione di calcitonina per via intranasale è risultata efficace nella ridurre il dolore.
Oppioidi. Gli oppioidi sono gli analgesici di scelta per il dolore della SA/CRPS-1 ma devono essere
parte integrante di una terapia del dolore combinata.
  FANS. Farmaci antinfiammatori e cortisone come cura farmacologica  .
Gli antidepressivi triciclici, gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina e quelli della serotonina
noradrenalina sono farmaci che trovano indicazione nel dolore neuropatico per cui possono essere
usati in combinazione con altri analgesici.
  Bloccanti del canale del sodio. La lidocaina si è dimostrata efficace nelle formulazioni sia
endovenose che transdermiche nel ridurre il dolore nella sede di applicazione. Può trovare
applicazione anche durante la riabilitazione per permettere l’intervento riabilitativo stesso quando il
dolore ne impedirebbe lo svolgimento.
Il baclofen trova indicazione sia nel trattamento delle spasticità che delle neuropatie.
Il trattamento riabilitativo è un aspetto fondamentale del programma terapeutico e deve essere
iniziato il più precocemente possibile. Il protocollo riabilitativo deve essere ritagliato sul paziente e
sulla fase di malattia, adattandolo tempestivamente all’esigenza, alla tollerabilità e al variare delle
manifestazioni cliniche.
Pertanto, risulta fondamentale la stretta collaborazione tra medico e fisioterapista per la formulazione
della corretta strategia terapeutica e riabilitativa. I trattamenti devono essere complementari e
sequenziali per ottenere il maggior beneficio possibile, accompagnando il paziente durante tutto il
decorso di malattia.
Terapia naturale complementare alle terapie farmacologiche nell'algo distrofia

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